Con l’espressione backpacking si indica la semplice e diffusa formula del viaggio zaino in spalla.
A questo termine, tuttavia, spesso vengono associati dei luoghi comuni o delle impressioni non sempre corrette e non in linea con lo spirito di questa modalità di viaggio.
Ecco allora una breve sintesi di cosa il backpacking significa nella sua accezione più originaria e autentica e cosa, invece, non intende rappresentare.
Il Backpacking E’:
1. Un modo di viaggiare, spesso con un budget ristretto, che privilegia lo stretto contatto con la cultura locale e un’immersione nello stile di vita del luogo per meglio comprenderne gli aspetti più autentici.
2. Un modo di viaggiare flessibile, in cui il viaggiatore è completamente aperto a variazioni di itinerari e a cambi di programma in base alle opportunità che si possono presentare durante il viaggio.
3. Un modo di viaggiare che privilegia un bagaglio estremamente leggero ed essenziale per agevolare il movimento e gli spostamenti.
4. Un modo economico di viaggiare, muovendo dal presupposto che riducendo le tue spese puoi estendere la durata dei tuoi viaggi.
5. Un modo di viaggiare che predilige i tracciati meno battuti e gli spostamenti lenti con mezzi anche inusuali.
6. Un’attività a volte stazionaria. Se trovi un luogo che ti affascina profondamente, nel quale ti trovi a tuo agio e del quale intendi approfondire la conoscenza, perché non fermartici un paio di settimane, mesi o addirittura anni se ne hai la possibilità?
7. Un’esperienza di apprendimento. Il backpacking ti consente di conoscere in profondita te stesso, l’ambiente che ti circonda e le persone con cui hai l’opportunità di entrare in contatto. Rimani aperto e concediti questa possibilità di crescita.
Il Backpacking NON E’:
1. Un modo di viaggiare esclusivo degli hippies o di chi è alla ricerca del senso della vita. Il backpacking appartiene a tutti coloro che concepiscono il viaggio come strumento di conoscenza di sé stessi e del mondo che li circonda.
2. Una forma di viaggio di gruppo. L’ideale, secondo lo spirito del backpacking, è viaggiare da soli o insieme ad un’altra persona al massimo. Questo è l’unico modo per assicurarsi estrema mobilità, adattamento alle situazioni e facili variazioni di programma.
3. Solo divertimento. E’ un’avventura, nel bene e nel male. Non di rado ci si perde, ci si sporca, si viene derubati, si rimane bloccati sotto un temporale e si sente nostalgia di casa.
4. Una forma di viaggio finalizzata alla visita frettolosa dei maggiori luoghi di interesse. Il backapacker vede ciò che vede, non ciò che è venuto a vedere. Il backpacker si prende tutto il tempo necessario per muoversi ed esplorare il territorio, anche quello meno conosciuto.
5. Una perdita di tempo o un buco nel tuo curriculum. Il viaggio per il backpacker è un’esperienza di vita, è formazione, è crescita, un modo per scoprire i propri punti di forza e le proprie debolezze.
Anch'io da sempre viaggio backpacking, zaino in spalla, cartina in mano, scarpe comode e via. All'inizio piu` che una scelta e` stata una necessita` visto che il tenore di vita dello studente spesso preclude la possibilita` di viaggiare, se non a bassissimo costo.
RispondiEliminaQuello che all'inizio era un'esigenza col tempo s'e` trasformata in una scelta ben precisa.
Il motto e` 'viaggiare piu`, viaggiare a meno'.
Solo che spesso viaggiare in maniera economica prevede una certa pianificazione: prenotazione del volo e di un possibile itinerario sono una scelta che va fatta qualche tempo prima della partenza per poter effettivamente tagliare le spese.
Ovviamente la scelta piu` economica si e` sempre rilevata l'ostello, e oggi grazie a diversi portali di prenotazione online possono essere scelti con calma, alla luce di ogni tipo di informazione e anche seguendo i consigli di chi vi ha gia` alloggiato (per gli ultimi viaggi per esempio hostelsclub.com si e` rivelato un ottimo compagno di viaggio).
Oltre al vantaggio economico l'ostello offre la possibilita` di fare conoscenze interessanti, sorprendenti e a volte anche bizzarre!
Spesso si pensa che un minimo di organizzazione escluda la possibilita` di improvvisare e vincoli troppo strettamente: la scelta delle citta` in cui pernottare per me e` sempre ricaduta su citta` che aveva la funzione di punti di transito/basi di appoggio da cui poi mi sarebbe stato molto facile esplorare un'intera area, in modo tale che il programma quotidiano poi restasse un work in progress, suscettibile di cambiamenti che non avrebbero poi influito sul viaggio piu` in generale.
L'imperativo quindi e` una pianificazione minima, attenzione negli spostamenti, capacita` di adattarsi e spirito d'iniziativa per saper affrontare quei piccoli inconvenienti che il viaggio da backpackers talvolta presenta.
Buon viaggio!
Grazie Guido, sei di diritto tra i backpackers!
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